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COSTRUZIONI Il mercato europeo delle costruzioni: outlook al 2025

Il protrarsi della guerra in Ucraina, la grave crisi energetica e i repentini mutamenti della politica monetaria, facevano inizialmente presagire prospettive di recessione per l'economia europea. Negli ultimi mesi, al contrario, l’andamento si è rivelato migliore del previsto, complici il ribasso dei prezzi dell'energia, la riduzione dei vincoli dell’offerta, il miglioramento della fiducia delle imprese e un mercato del lavoro in netta ripresa. Per il settore europeo delle costruzioni il 2022 si conferma un anno in crescita (+3%), in un contesto economico complessivamente favorevole. Cosa diversa invece per il 2023, le cui previsioni sono state riviste al ribasso passando da un’ipotesi di stagnazione a un’attesa riduzione dei volumi.  

I rischi e le incertezze che hanno ostacolano la crescita del settore sono stati discussi durante la 95a Conferenza Euroconstruct che si è tenuta l'8-9 giugno 2023 ad Amsterdam e dove è emerso che il trend al ribasso nel 2023 è principalmente dovuto al consolidarsi dell'indebolimento dell'economia mondiale, oltre a inflazione, cambio di direzione della politica monetaria e al conseguente aumento dei tassi di interesse. Le ultime previsioni evidenziano pertanto un calo dell'1,1% nell’anno in corso, seguito da un'ulteriore contrazione dello 0,7% nel 2024 con aspettative di ripresa rinviate al 2025.

Il forte aumento dell'inflazione nel 2022 ha costretto le Banche Centrali ad alzare bruscamente i tassi di interesse e, di conseguenza, ha peggiorato la capacità di finanziare gli investimenti immobiliari. I tassi di interesse sui mutui sono infatti raddoppiati nella maggior parte dei paesi europei e triplicati in Finlandia, Slovacchia, Svizzera e Regno Unito.

Secondo le stime attuali, la produzione residenziale 2023 nei paesi Euroconstruct sarà inferiore a quella del 2022 con una contrazione che continuerà anche nel 2024. Nello specifico, il calo nei paesi della CE-4 (Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia) sarà maggiore rispetto ai paesi della CE-15 (vedi tabella). La ripresa per entrambe le aree geografiche potrebbe iniziare nel 2025.

Nel triennio 2023-2025, il netto rallentamento della crescita economica peserà anche sull'edilizia non residenziale, ma in modo meno impattante. Nel 2022 il segmento è risultato in crescita sul 2021 con un’incidenza del 29,2% sul totale della produzione Euroconstruct. Le proiezioni per il settore restano invariate rispetto al rapporto di novembre 2022: per l’anno in corso è prevista una crescita modesta che, con tutta probabilità, si intensificherà nel 2024 per arrivare nel 2025 a superare i livelli pre-pandemia.

Inferiore l'impatto della crisi sul comparto dell’ingegneria civile grazie ai numerosi progetti a lungo termine e all’elevata quota di attività finanziate dal settore pubblico. I fondi UE sono stati un fattore stabilizzante, come pure gli incentivi dei vari Governi a favore del miglioramento delle infrastrutture esistenti e di nuovi progetti infrastrutturali. Il trend di sviluppo delle opere di ingegneria civile mostra una crescita continua dal 2021 che perdurerà fino alla fine del periodo di previsione. I tassi di crescita annuali previsti tra il 2023 e il 2025 sono tuttavia piuttosto moderati.

Fuente: CWW Ceramic