Il 2023 vede l'Italia entrare in quinta posizione sostituendo il Messico nella classifica con un aumento della quota di importazione del 7,37% per un valore di 5,1 miliardi di euro rispetto al 2022, che era di 4,8 miliardi di euro. L'Italia si è confermata il secondo esportatore europeo negli Stati Uniti dopo la Germania. Complessivamente le importazioni statunitensi dal mondo sono aumentate del 5,5% per un valore di 72 miliardi di euro.

Altri movimenti importanti all'interno dei settori di rilievo sono stati: l'ingresso dell'India nella top 10 e la diminuzione delle esportazioni cinesi del 16,7%. I settori più forti che hanno registrato un aumento delle importazioni dall'Italia agli Stati Uniti sono stati: i macchinari per il marmo e la pietra con il 32%, le macchine per fonderia e le macchine per il movimento terra entrambe con un aumento del 31,5%, seguite dai macchinari per l'imballaggio con il 24% e dalle macchine utensili con il 21%.

Nel 2024 i produttori statunitensi dovranno affrontare le incertezze economiche. Un rapporto di Forbes della fine del 2023 prevedeva una crescita dell'economia statunitense del 2,4% nel 2023 (rispetto all'1,9% del 2022), con una crescita leggermente inferiore (1,5%) nel 2024. Tuttavia, una recessione non è da escludere: la Federal Reserve Bank prevede una probabilità del 52% di recessione negli Stati Uniti nel 2024.

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