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Il Piano Nazionale Italiano Di Recupero E Resilienza

L'Unione Europea e i suoi membri hanno varato un piano senza precedenti per affrontare le difficoltà e i disagi derivanti dalla pandemia. l’European Union Recovery Instrument (EURI),  questo il mome del pacchetto di interventi, conosciuto anche come Next Generation EU, che ha un valore di 750 miliardi di euro  di circa la metà sotto forma di sovvenzioni ed il resto come prestiti a basso interesse.

Il Piano italiano di ripresa e resilienza (RRP) nasce nell'ambito dell'EURI e comprende tutti gli stanziamenti previsti dalla Recovery and Resilience Facility (RRF), che ammontano a 191,5 miliardi di euro e rappresentano il 10,7% del prodotto interno lordo (PIL) del Paese nel 2019. Il piano dovrà essere completato entro il 2026. Inoltre, 30,6 miliardi di euro saranno finanziati dal Governo italiano attraverso il Fondo complementare.


L'RRP si concentrerà su tre aree strategiche che fanno parte degli obiettivi europei:
 a) digitalizzazione e innovazione
 b) transizione ecologica e 
c) inclusione sociale. 

L'obiettivo principale è quindi quello di riparare la struttura economica e sociale danneggiata dalla pandemia. Il piano contribuirà in parte a ridurre i divari territoriali, generazionali e di genere in Italia. 

Il RRP si pone 6 obiettivi specifici:
 
  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura. L'obiettivo è promuovere la trasformazione digitale dell'Italia, l'innovazione produttiva e il sostegno a due settori chiave come la cultura e il turismo. La connessione digitale totale è prevista entro il 2026 e comprende, tra le altre azioni, la connessione veloce e le linee ottiche.
 
  1. Rivoluzione verde e transizione ecologica, con l'obiettivo di migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e di garantire una transizione ambientale equa e inclusiva. Il riciclaggio è una delle azioni principali, ma comprende anche la costruzione efficiente e il non spreco di risorse idriche.
     
  2. Infrastrutture per la mobilità sostenibile. Il cui obiettivo primario è lo sviluppo di un'infrastruttura di trasporto moderna e sostenibile estesa a tutte le aree del Paese, compresi i porti verdi, e il potenziamento dei collegamenti ferroviari.
     
  3. Istruzione e ricerca per rafforzare il sistema educativo, che riguarda lo sviluppo delle competenze digitali e tecnico-scientifiche, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Include la creazione di asili nido, la trasformazione delle aule in ambienti di apprendimento connessi, la ristrutturazione di scuole e la promozione di nuovi dottorati di ricerca.
 
  1. Inclusione e coesione per facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, attraverso la formazione, rafforzare le politiche attive del lavoro e promuovere l'inclusione sociale. Include anche azioni come l'imprenditoria femminile, gli investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali e il sostegno alle persone in condizioni di vulnerabilità. 
 
  1. Salute, progettato per rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari locali, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire la parità di accesso alle cure. Sono previste azioni come l'assistenza domiciliare per il 10% delle persone di 65 anni o più. Case e ospedali comunitari, nuovi centri operativi locali per l'assistenza a distanza, oltre a investimenti in nuove apparecchiature di grandi dimensioni per la diagnosi e la cura.
     
Il programma di riforma comprende un programma di riforme per consentire una migliore attuazione del Piano e per promuovere la modernizzazione del Paese, facilitando lo sviluppo delle attività commerciali. 
 
Alcune delle riforme considerate sono:
  • Riforme della pubblica amministrazione
  • Riforma della giustizia per ridurre la durata dei procedimenti giudiziari.
  • Misure di semplificazione orizzontali al Piano (permessi e autorizzazioni e appalti pubblici, per garantire l'attuazione e il massimo impatto degli investimenti).
  • Riforme per promuovere la concorrenza come strumento di coesione sociale e crescita economica.
 
Secondo stime governative, il RRP dovrebbe avere un impatto positivo sulle prospettive economiche nazionali, fino a raggiungere, entro il 2026, un aumento del PIL del 3,6% rispetto allo scenario di base che non include gli interventi di sostegno economico e finanziario del  Piano. La governance del Piano prevede la responsabilità diretta dei Ministeri e delle Amministrazioni locali italiane nella realizzazione degli investimenti e delle riforme.
 
Il governo italiano ha creato un sito web per saperne di più sul RRP, il programma, gli obiettivi e la progressione.