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Effetto Bidenomics Accellera Reshoring E Industria Manifatturiera Negli USA E Nord America
Che cosa fareste con 2,3 trilioni di dollari da spendere? Lo scorso aprile, il presidente Biden ha svelato un piano da 2,3 trilioni di dollari (USD) volto a potenziare le infrastrutture della nazione, creare nuovi posti di lavoro e affrontare il cambiamento climatico e soprattutto a rilanciare il settore manifatturiero americano dando maggiore impulso al reshoring, ovvero rientro a casa delle aziende che in precedenza avevano delocalizzato - offshoring - in paesi asiatici o con manodopera a basso costo, regime fiscale maggiormente favorevole o costi di produzione inferiori.

Il successo a lungo termine del reshoring, tuttavia, dipenderà probabilmente da una seria riforma delle politiche commerciali e industriali nazionali degli Stati Uniti. Il presidente Biden a febbraio ha firmato un ordine esecutivo per una revisione del "rischio della catena di approvvigionamento" degli Stati Uniti, ampiamente definito per includere tutto, dagli shock climatici alla "concorrenza economica", in settori tra cui i prodotti farmaceutici, i minerali delle terre rare, le attrezzature mediche e i semiconduttori. I risultati di questa revisione sono attesi sulla scrivania di Biden tra poche settimane, e le sue raccomandazioni potrebbero portare a qualcosa di nuovo per gli Stati Uniti: politiche industriali nazionali direttamente mirate a sostenere le industrie critiche, in gran parte nella produzione.
Il piano economico dell’amministrazione Biden si suddivide in due parti che il presidente presenterà al Congresso nei prossimi mesi. Di seguito una ripartizione delle principali voci di spesa:
Trasporti: Poco più di 620 miliardi di dollari in spese di trasporto andrebbero a migliorare strade, ponti e altre parti dell'infrastruttura della nazione. Ai consumatori verrebbero offerti incentivi fiscali per acquistare veicoli elettrici come parte di un investimento di 174 miliardi di dollari nell'industria. Il piano include anche la costruzione di una rete nazionale di 500.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici entro il 2030.
Manifattura: Oltre alle infrastrutture, il piano dedica 300 miliardi di dollari alla manifattura, compresa la resilienza ai disastri e il rafforzamento della produzione nazionale di semiconduttori e il sostegno ai produttori nazionali.
Creazione di posti di lavoro e ricerca: Il piano include anche centinaia di miliardi di dollari di investimenti nello sviluppo della forza lavoro e nella ricerca e sviluppo. La Casa Bianca chiede 50 miliardi di dollari per la National Science Foundation per concentrarsi sui semiconduttori e sulla ricerca informatica avanzata.
Gli Stati Uniti hanno l'opportunità di migliorare la loro competitività. Il costo del lavoro si sta livellando nel tempo. Gli Stati Uniti eguagliano i colleghi dell'OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) come il Giappone e la Germania nel costo del lavoro aggiustato per la produttività, mentre i salari cinesi stanno recuperando terreno. I progressi tecnologici e il cambiamento delle strutture industriali stanno anche creando opportunità. Le tecnologie dell’ Industria 4.0, per esempio, possono aumentare la produttività fino al 40% e trasformare alcune attività basate sulla scala in una produzione flessibile. Mentre i produttori statunitensi stanno rivalutando la resilienza della catena di fornitura e si stanno concentrando sulla velocità di accesso al mercato, c'è spazio per aumentare l'approvvigionamento interno. I paesi di pari livello tendono a soddisfare l'80-90% della domanda interna con la produzione regionale, ma solo il 70% della domanda interna statunitense viene soddisfatta con beni prodotti localmente.

In Canada,  diverse associazioni che rappresentano, complessivamente, oltre 70% delle imprese manifatturiere del paese e settori industriali di punta dell’economia, hanno creato Reshoring Canada un gruppo di advocacy   per sostenere lo sviluppo di una catena di fornitura locale.  Il gruppo si interfaccia con aziende e controparti governative a vari livelli per formulare politiche ed incentivi per favorire il reshoring.
Le associazioni che sostengono l’iniziativa sono; Automotive Parts Manufacturers' Association (APMA),  Canadian Manufacturers & Exporters (CME), Canadian Tooling & Machining Association (CTMA), Canadian Association of Moldmakers (CAMM), Automate Canada,Ontario Mining Association (OMA), Canadian Association of Petroleum Producers (CAPP) Grain Growers of Canada.
In Canada, tuttavia, la rilevanza del reshoring e’ sostenuta principalmente dalla constatazione, da parte degli operatori del settore, della effettiva vulnerabilità della supply chain del comparto manifatturiero di fronte ad eventi catastrofici ed emergenze (medico-sanitarie) globali. Pesano meno le considerazioni protezionistiche e nazionalistiche del movimento Buy American First.  Il Canada infatti ha avuto un ruolo primario nella firma del CUSMA che sostituisce il vecchio accordo di libero scambio NAFTA. D’altronde, l’alto livello di integrazione fra le tre economie nordamericane, soprattutto in settori quali quello automobilistico, risorse naturali, energetico, fanno ipotizzare l’adozione di una forma di reshoring pan continentale piuttosto che marcatamente delimitata dai confini nazionali.