Lacrisi legata alla pandemia ha portato a un calo delle vendite nel biennio 2020-2021, ma per i costruttori italiani di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma - 170 dei quali sono rappresentati da Amaplast, l'associazione di categoria - il Messico rimane una destinazione privilegiata.

Nei primi nove mesi del 2021, le esportazioni hanno superato i 60 milioni di euro. Inoltre, il Paese latinoamericano è quasi costantemente tra i primi dieci mercati per le esportazioni italiane del settore (raggiungendo la terza posizione nel 2016), con untasso di crescita medio del 4% nell'ultimo decennio.

Secondole stime dell'associazione locale ANIPAC, l'industria della plastica messicana rappresenta il5% del PIL manifatturiero del Paese. Le aziende a valle sono circa 3.600, con una forza lavoro di oltre 190.000 dipendenti.

Lostretto legame commerciale con gli Stati Uniti è un ulteriore elemento di attenzione per le aziende italiane, in quanto questo mercato sta mostrando significativi segnali di crescita, con una domanda sempre più orientata verso tecnologie all'avanguardia e, soprattutto, rispettose dell'ambiente.

Non a caso uno dei temi centrali della fiera specializzata Plastimagen 2022 (Città del Messico, 8-11 marzo) è quello dell'economia circolare. Oltre 20 aziende italiane parteciperanno alla collettiva - coordinata da Amaplast e prima europea per estensione, con oltre 370 mq - per presentare le proprie soluzioni tecnologicamente avanzate, che consentono di produrre pezzi a minor consumo energetico, utilizzando anche materiali biobased e a basso impatto ambientale, nonché di riciclare le plastiche post-consumo per ottenere materie prime secondarie.

Saranno presenti le seguenti aziende partner: Bausano & Figli, BMB, Borghi, Colines, Frigosystem, Industrial Frigo, Itib Machinery International, Macchi, Olmas, OMG srl, Previero N./Sorema, Sica, Tecnova, Tria, Union.